Con la caduta dei regimi totalitari in Spagna e Portogallo, in Spagna ricordiamo che era andato al potere alla metà degli ani '30 il generalissimo Franco, così come in Portogallo era andato pure al potere il dittatore Salazar e poi il dittatore Caetano, dittatori che sono rimasti al potere 40 anni, sostanzialmente, con la caduta di questi due regimi totalitari la Spagna e il Portogallo diventano Paesi che rientrano nella grande famiglia europea e quindi il primo atto fondamentale dei due nuovi governi democratici, quello spagnolo e quello portoghese è naturalmente quello di chiedere ai Paesi della Comunità europea di accoglierli nell'ambito della comunità stessa. Quindi inizia un negoziato, che qualche volta non è stato facile, perché, come succede in tutte le famiglie, quando si discute di questioni economiche qualche volta questo provoca delle tensioni e, per esempio, le tensioni erano legate anche al fatto che i prodotti agricoli, per esempio spagnoli e portoghesi, potevano entrare in concorrenza con i prodotti agricoli in particolare della Francia o dell'Italia. All'interno di questo negoziato finalmente si raggiunge un accordo: nove paesi nella Comunità europea, anzi dieci, perché era entrata anche la Grecia, i dieci paesi della comunità europea con la Spagna e il Portogallo, quindi la Comunità europea, a metà degli anni '80 si amplia verso la Spagna, verso tutta la penisola iberica, e quindi si giunge a 12 Paesi il primo gennaio del 1986. La presenza nella Comunità europea della penisola iberica, comporta una serie di fattori importanti. Il primo è che questo rafforza in qualche modo nella Comunità europea la cultura latina, perché accanto all'Italia, alla Francia, entrano appunto nella Comunità europea due Paesi carichi di storia, carichi di storia legata allo sviluppo dell'Europa. In secondo luogo la Spagna, ma soprattutto il Portogallo, sono Paesi con vaste aree regionali ancora in una situazione di relativo sviluppo e anche di sottosviluppo. Quindi la presenza della Spagna e del Portogallo, accanto ai problemi noti del mezzogiorno d'Italia e a quelli della Grecia rende indispensabile, inevitabile, necessario, rafforzare la solidarietà dei paesi più ricchi e quindi si rafforzano le misure di sostegno alle regioni in difficoltà e quindi si rafforza soprattutto la politica regionale e la politica sociale. Terzo elemento fondamentale dell'arrivo nel continente della penisola iberica è quello del fatto che il Portogallo porta con sé le relazioni con le ex-colonie, in particolare con le ex-colonie in Africa; e la Spagna porta con sé, insieme al Portogallo, le relazioni con il Brasile e, per quanto riguarda la Spagna in sé e per sé, le relazioni con tutto il continente latinoamericano. Quindi tutto questo arricchisce la Comunità europea non soltanto perché aumentano due lingue, lo spagnolo e il portoghese, ma perché aumenta e si arricchisce e si rafforza la cultura europea. Questo dimostra che qualunque ampliamento dell'Unione europea e della comunità comporta più vantaggi che svantaggi, perché si aprono altri mercati, circolano più cittadini, circolano le professioni, circolano i beni, i prodotti e tutto questo fa sempre di più dell'Europa un'area importante nel mondo che può dialogare con altre parti del mondo e comporta anche l'arrivo, a livello europeo, di una serie di leader, come lo spagnolo Felipe Gonzales, o come il portoghese Mario Soares, due grandi protagonisti nella storia dell'Europa negli anni '80.
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