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LA COSTITUZIONE EUROPEA I - ROBERTO SANTANIELLO - Direttore Rappresentanza della Commissione europea in Italia (Milano)
Oggi parliamo di Costituzione europea, il Trattato costituzionale che è stato firmato a Roma il 29 ottobre del 2004. Perchè è importante questo testo? Innanzitutto perchè è stato elaborato in maniera molto diversa dai precedenti Trattati. Dopo il fallimento del Trattato di Nizza, che è stato considerato insufficiente per realizzare l'allargamento, è stato deciso di avviare una nuova fase costituente, attraverso una dichiarazione, a Laeken, che ha aperto una strada nuova per adottare un testo costituzionale. Dalla dichiarazione di Laeken è stata creata una convenzione, chiamata "Sull'avvenire dell'Europa", presieduta dall'ex Presidente della Repubblica francese Giscard D'Estaing, che, insieme ad altri 105 membri,. componenti sia dei Parlamenti nazionali, che del Parlamento europeo, dai Rappresentanti dei Governi nazionali e Rappresentanti delle istituzioni comunitarie, hanno elaborato, in circa 18 mesi di lavoro, un progetto di testo costituzionale. Una serie di gruppi di lavoro tematici, che comprendevano le questioni più importanti dell'Unione europea, la sua personalità giuridica, la difesa, la politica estera, l'economia, gli aspetti sociali, la sussidiarietà, ha, appunto, permesso, ai convenzionali - così venivano comunemente chiamati - di proporre un testo costituzionale che il Presidente Giscard D'Estaing e i suoi Vicepresidenti, l'italiano Giuliano Amato e il belga Dehaene, hanno presentato alla Presidenza di turno, in quel momento esercitata dal Governo italiano. Il testo costituzionale, il progetto di testo costituzionale, è stato poi discusso dalla Conferenza intergovernativa, cioè da quell'istanza che normalmente discute ed elabora i Trattati e le modifiche ai Trattati originari. Quindi questa volta il processo costituente si è nutrito di un aspetto generale, costituito dal lavoro della Convenzione europea, un organo trasparente che è stato caratterizzato dalla pubblicità dei lavori, e una Conferenza intergovernativa di tipo classico, composta principalmente dai Ministri degli affari esteri e da diplomatici che hanno invece lavorato, in qualche modo, in maniera più segreta rispetto alla convenzione europea, che invece, ripeto, ha avuto le sue sedute pubbliche, permettendo a tutti i cittadini di partecipare, di seguirne i lavori, anzi di sentire la società civile attraverso uno specifico forum e attraverso gli strumenti che sono stati messi a disposizione (internet e gli strumenti telematici). La Costituzione europea, firmata a Roma il 29 ottobre del 2004, deve essere ratificata da tutti gli Stati membri, secondo le rispettive procedure costituzionali. Alcuni paesi, tra cui l'Italia, per esempio, hanno scelto la via parlamentare; altri paesi, come la Spagna, hanno scelto la via referendaria, cioè hanno chiesto ai loro elettori di confermare la ratifica. Due di questi paesi che hanno scelto la via referendaria, la Francia e i Paesi Bassi, hanno decretato un risultato negativo nei confronti della ratifica del testo costituzionale. Oggi ci troviamo in una fase di pausa di riflessione, a fronte di un processo di ratifica che vede 14 paesi - l'Estonia sta per concludere l'iter -, che hanno firmato e ratificato la costituzione, e altri paesi, tra cui ad esempio la Gran Bretagna, che attendono a presentare agli elettori il testo costituzionale. Una pausa di riflessione che dovrebbe essere conclusa dal Consiglio europeo di Vienna del giugno del 2006. Gli esiti sono ancora incerti, il dibattito è comunque aperto.
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