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1979/84 - I PARTE - PIER VIRGILIO DASTOLI - Direttore Rappresentanza della Commissione europea in Italia
Parliamo oggi della prima legislatura del Parlamento europeo, eletto a suffragio universale diretto. Legislatura che inizia nel giugno del 1979 e termina nel giugno del 1984, con quella grande iniziativa, di cui adesso parleremo, che è il “Progetto di Trattato che istituisce l'Unione europea”, che è in qualche modo il padre della Costituzione dell'Europa. Nel corso di questi 5 anni, che coprono una parte importante della storia dell'Europa, ma anche della storia del mondo, noi possiamo vedere alcuni avvenimenti importanti. Il primo è quello legato al fatto che la Comunità europea arriva al 1979 un po' affaticata, il mercato interno, cioè quell'area all'interno della quale dovrebbero circolare liberamente i beni, le persone, i servizi e i capitali, non era ancora stata realizzata, e, ancor più specificatamente, l'Europa appariva allora, come scrisse allora un grande economista, Michel Albert, come una sorta di “Grande area in via di sottosviluppo”, soprattutto nei confronti di aree più dinamiche come gli Stati Uniti e il Giappone. Quindi c'era bisogno contemporaneamente di rilanciare il processo di integrazione europea e di rendere l'economia europea più competitiva. Ed è su questo punto che il Parlamento europeo attira l'attenzione dell'opinione pubblica, l'attenzione dei Governi, dicendo che l'una e l'altra cosa, cioè la realizzazione del mercato e la competitività dell'economia europea potevano essere possibili soltanto rafforzato il sistema istituzionale e quindi consentendo alla Comunità europea di decidere e di decidere sulla base del consenso dei cittadini. Quindi il Parlamento europeo, sulla base di queste considerazioni, decide di dar vita a una riforma delle istituzioni europee, su ispirazione e su sollecitazione del grande padre dell'Europa, che era Altiero Spinelli, e quindi decide di redigere una sorta di costituzione europea, che non prese il nome di costituzione, ma che prese il nome, alla fine di un periodo di lavoro che era durato fino al febbraio del 1984, di "Progetto di Trattato che istituisce l'Unione europea". Secondo elemento essenziale di questo periodo di storia è che in qualche modo si vanno aggravando e si vanno approfondendo le tensioni fra l'Est e l'Ovest del mondo, cioè fra il blocco sovietico e la grande alleanza transatlantica fra gli Stati Uniti e l'Europa occidentale. Ed è in questo periodo che si apre quella grande discussione sul modo in cui rendere più forte la capacità di reazione del mondo occidentale rispetto al mondo orientale, quella grande discussione, grande dibattito, che divide anche i Paesi europei e le forze politiche, legata agli euromissili, cioè alla questione di installare dei missili con testate nucleari in Europa occidentali per far eventualmente fronte a un eventuale attacco dell'Unione Sovietica. Questa conclusione si conclude, appunto in quegli anni, con l'accordo della Germania, della Francia, degli Stati Uniti, dell'Italia, del Belgio, di tutti i Paesi europei e degli Stati Uniti, per installare questi euromissili, in modo tale da far fronte ad un eventuale attacco dell'Unione Sovietica. Questa tensione mette evidentemente in luce un aspetto importante, che è quello della capacità dell'Europa di definire in materia in qualche modo autonoma rispetto agli Stati Uniti, la propria strategia e i propri interessi all'interno di un mondo che andava cambiando. Quindi anche su questa discussione, insieme a quella che ho detto prima e che riguarda l'economia e le istituzioni europee, il Parlamento europeo è una grande tribuna, all'interno della quale leader politici prendono la parola, a cominciare dal Presidente della Repubblica francese François Mitterand, per sollecitare l'interesse, il consenso, dell'opinione pubblica sui grandi temi del mondo e dell'Europa. La legislatura si conclude nel 1984, con l'approvazione del progetto Spinelli, ma si conclude anche con un altro avvenimento importante, che è quello legato all'adesione alla Comunità europea, prima, nel 1981, della Greci
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