Il Parlamento europeo, come dice il nome, è un'assemblea parlamentare e quindi ha come principale funzione quella legislativa, anche se non è una cosa così scontata. In effetti, il Parlamento europeo quand'è nato come assemblea parlamentare aveva semplicemente un potere che gli derivava dal fatto di dover essere consultato per determinate materie e non sempre in tutte le occasioni. Quindi era semplicemente un organo consultivo e non aveva nessun potere. Soltanto nel tempo, e con la prima grossa riforma dell'Unione europea, l'Atto Unico, il Parlamento europeo ha cominciato ad acquisire un certo potere legislativo. La prima formula che dava un certo potere al Parlamento europeo, ma non era definitivo, era la cosiddetta procedura di cooperazione. Che cos'è la procedura di cooperazione? Era una procedura che dava la possibilità al Parlamento di presentare degli emendamenti rispetto al progetto messo a punto dal Consiglio. Il Parlamento presentava degli emendamenti, il Consiglio poteva accoglierli o rifiutarli, però l'ultima parola era sempre del Consiglio, sulla base della proposta della Commissione che doveva rimanere sempre valida. Se la Commissione non era d'accordo con un determinato emendamento poteva ritirare la sua proposta e questo fa parte, come vedremo, dei poteri di iniziativa esplicito della Commissione. Quindi il Parlamento europeo disponeva di un potere che si era un po' accresciuto rispetto al potere consultativo, ma non era ancora il pieno potere di colegislazione, o codecisione, di cui dispone oggigiorno. Oggigiorno il Parlamento europeo, soprattutto con le modifiche introdotte dal Trattato di Maastricht prima, dal Trattato di Amsterdam poi, dal Trattato di Nizza infine e poi dalla costituzione europea, dispone di un potere di codecisione. Il potere di codecisione praticamente mette il Parlamento europeo, per le materie che sono indicate specificamente nel Trattato, e sono soprattutto le materie attinenti al primo pilastro, attinenti al mercato unico, quelle attinenti alla legislazione regolamentare dell'Unione europea, in queste materie, soprattutto, il Parlamento europeo ha un potere di codecisione. Cosa significa che, allorchè il Consiglio europeo, sulla base di una proposta fatta dalla Commissione, mette sul tavolo una determinata proposta e il Consiglio l'approva, dopo aver fatto la sua discussione, questa proposta va al Parlamento europeo. Il Parlamento europeo può introdurre a sua volta degli emendamenti e questi emendamenti ritornano al Consiglio. Su questi o il Consiglio li accoglie, e allora in questo caso la procedura è completata e quindi l'atto è perfezionato; oppure li rinvia al Parlamento europeo e allora a quel punto lì si attiva un comitato di conciliazione, composto da rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo, che concordano insieme come determinati emendamenti debbano essere formulati e fino a che punto questi emendamenti possono essere accolti. Se si arriva ad un'intesa allora l'atto è perfetto, se non c'è intesa l'atto decade, perchè, come in ogni assemblea parlamentare, se le due camere legislative non combaciano, l'atto parlamentare non può avere vita. Come avete visto Parlamento e Consiglio rappresentano le due camere legislative: in questo caso, il Consiglio, che è anche organo esecutivo, ma in questo caso agisce in sede legislativa, ha gli stessi poteri del Parlamento europeo. E' stata una conquista notevole che ha allargato la democrazia, la legittimità democratica dell'Unione europea e su questa base la costituzione europea, come vedremo successivamente, ha costruito maggiormente una struttura giuridico-normativa che consente all'Unione europea di funzionare ancor meglio e con maggiore efficacia.
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