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CANGELOSI 13
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Nel suo rapporto con la Commissione, il Parlamento ha un grande potere. È un potere che è andato aumentando negli anni passati e anche recentemente abbiamo assistito un caso emblematico, come per la nomina del commissario per la giustizia e affari interni, allorquando si è presentato il ministro Buttiglione come candidato italiano. In quel caso lì il Parlamento europeo, e la commissione delle libertà e giustizia, hanno ritenuto che il commissario italiano non corrispondesse a quelle che erano le esigenze rappresentate da quella Commissione. Ha portato questo suo parere nella plenaria e nella plenaria è venuta fuori una situazione politica che ha indotto il Presidente della Commissione Barroso a modificare la sua Commissione e quindi a chiedere all'Italia la nomina di un nuovo commissario, che è stato poi individuato nella figura del Ministro degli esteri Franco Frattini, che adesso è diventato commissario alla giustizia e agli affari interni dell'Unione europea e anche Vicepresidente. Nello stesso tempo ha chiesto anche il cambiamento del portafoglio per un altro commissario, il commissario Kovacs e non ha dato il suo parere favorevole per la commissaria designata lettone: la Lettonia ha dovuto cambiare il proprio rappresentante. Quindi si vede come in questo caso il Parlamento europeo sia riuscito ad imporre chiaramente la sua forza nei confronti della Commissione. Ma vediamo qual è l'argomento principale, dove il Parlamento europeo esercita maggiormente i suoi poteri: è il bilancio. Il bilancio, come in ogni assemblea parlamentare che si rispetti, è codeciso con il Consiglio. In effetti, sul bilancio dell'Unione europea, un bilancio di circa 100 miliardi di euro annui, il Parlamento europeo ha la possibilità di decidere e di avere l'ultima parola su determinate spese, che sono le cosiddette spese non obbligatorie, ovverosia quelle spese che non derivano direttamente dai Trattati. Si tratta soprattutto delle spese agricole dove effettivamente il Parlamento può fare soltanto degli emendamenti ma il Consiglio ha l'ultima parola. Mentre su tutte le altre spese il Parlamento europeo è quello che decide, che ha l'ultima parola nella procedura di bilancio e quindi può imporre al Consiglio la sua decisione. È tanto importante questo settore del bilancio che tra Parlamento e Consiglio ci sono delle sedi di concertazione interistituzionali per trovare delle intese, per evitare che si giunga ad un conflitto che sarebbe negativo nei confronti dell'Unione europea. Quindi ci sono delle consultazioni interistituzionali dove partecipa anche la Commissione e il Parlamento europeo, generalmente, tende ad aumentare la quota di bilancio a favore dell'Unione, mentre il Consiglio ha un atteggiamento sempre più restrittivo e tende ad evitare che vengano dati all'Unione europea, più disponibilità finanziaria di quella che è prevista nella proposta della Commissione. Quindi il Parlamento europeo, in questo settore, riesce a realizzare le funzioni proprie di un'assemblea parlamentare nazionale.
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