Certamente il dramma del terrorismo che ha colpito al cuore l'Europa rende ormai dimostrata la esigenza che l'Europa lavori insieme per sconfiggere questa orribile forma di attacco a tutti i nostri valori, a tutti i nostri principi, a quello su cui l'Europa si fonda. La dimostrazione è stata data, all'indomani dell'attacco terroristico a Londra, quando proprio grazie ad una cooperazione tra paesi europei si è potuto seguire un sospetto terrorista che ha viaggiato attraverso l'Europa su un treno da Londra a Roma, attraverso Parigi, attraverso Milano, attraverso Bologna, eppure è stato preso. E' stato preso perchè c'è stato uno scambio continuo, i telefoni sono stati intercettati, il mandato d'arresto europeo è scattato, ecco la prova che i cittadini attendono. Perchè serve l'Europa della sicurezza? Per impedire a un sospetto terrorista di ritornarsene in Somalia tranquillo, dopo aver tentato di far saltare la metropolitana di Londra. Allora è chiaro oggi a tutti quale sia il passo avanti straordinario che noi stiamo compiendo. Noi siamo in grado sempre più di offrire al cittadino uno strumento di cooperazione che, bisogna esser chiari, non eliminerà totalmente la vulnerabilità dei nostri paesi, ma potrà ridurla. Potrà ridurla fortemente, potrà dare alla prevenzione quelle armi che a livello nazionale nessun paese, nemmeno un grande paese come l'America, potrebbe offrire e non lo può offrire l'Italia, non lo può offrire la Germania, se non c'è il lavoro comune. Ed allora a cosa noi pensiamo: noi pensiamo a una grande strategia che metta insieme sicurezza e libertà, cioè che da un lato dica che bisogna garantire il diritto ad ognuno di noi di prendere l'autobus senza avere paura, ma nello stesso tempo rimanere, come noi siamo, come Europa, la terra dei diritti. E’ chiaro che in una dittatura, in un regime dittatoriale, paradossalmente è più facile il controllo: tutti sono spiati, non c'è libertà di movimento. Noi a questo non possiamo rinunciare, non possiamo pagare questo prezzo, ed allora è dal bilanciamento tra sicurezza e libertà che crescerà la vera Europa della cooperazione, e soltanto qualche esempio lo può dimostrare. Nel campo della criminalità organizzata: chi può immaginare di sconfiggere il traffico di esseri umani a livello internazionale, quel traffico orrendo di donne e bambini per mercati turpi e indegni? Noi dobbiamo sconfiggerlo lavorando insieme. Abbiamo dato istruzioni soltanto pochi mesi fa ad Europol di condurre la prima operazione europea contro la pedofilia. Europol si è mossa, ha lavorato in 13 paesi, ha fatto arrestare in un colpo solo 150 persone, in tutta Europa. Questo vuol dire che l'Europa può lavorare in questa maniera, che Europol può diventare il motore di una investigazione europea, perchè la piovra della pedofilia, del traffico di droga, del traffico di armi, non si limita ad un solo paese. E se pensiamo poi al terrorismo, cosa vogliamo dimostrare ai cittadini? Dobbiamo capire perchè un ragazzo di 18 anni, nato e cresciuto in Europa, si fa saltare in aria dentro la metropolitana di Londra. Questo dobbiamo capire, mai giustificare il terrorismo, ma capire, e capire vuol dire più cultura, più informazione, più lavoro comune all'interno dell'Europa. Questo credo che possa rappresentare davvero un valore aggiunto, senza sacrificare le libertà. E' ovvio che se non abbiamo una banca dati europea sul DNA delle persone sospette, noi non possiamo identificare i terroristi. Se non tratteniamo per un certo numero di mesi, di settimane, le conversazioni telefoniche, nel rispetto della privacy, ben inteso, non possiamo prendere un sospetto terrorista. Ma l'Europa si deve muovere. Questi sono soltanto alcuni esempi di come noi possiamo, come sistema europeo, aumentare quella qualità della vita che vuol dire oggi anzitutto sicurezza e libertà dalla paura.
|