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LA MONETA UNICA - MARIO MONTI - Presidente Università "Bocconi" Milano, già Commissario Europeo per la Concorrenza
Da quasi 4 anni, dal primo gennaio del 2002, l'Euro è la moneta di 12 Stati membri dell'Unione europea. 12 Stati, per ora, perchè tendenzialmente l'Euro sarà la moneta dell'Unione europea. Ci sono alcune eccezioni di paesi che hanno chiesto e ottenuto una deroga e che entreranno se lo vorranno, quando lo vorranno, come la Gran Bretagna, e ci sono 10 nuovi Stati dell'Unione europea, quelli dell'Europa Centro-Orientale, più Malta e Cipro, entrati a far parte dell'Unione europea nel maggio del 2004, che col tempo entreranno a far parte anche dell'Euro. Questa moneta è una realizzazione storica. È la prima volta che un numero così grande di paesi decide spontaneamente di uscire dalla propria moneta nazionale per abbracciare una moneta comune. In passato quando un paese aveva una moneta diversa dalla propria, di solito era perchè era caduto oggetto di conquista da parte di altri paesi. L'Euro è, dicevamo, la moneta degli europei, o di un numero crescente di europei, ed è anche una moneta che circola nel mondo. Sempre più spesso le banche centrali di altri paesi, per esempio in misura cospicua la Cina, decidono di tenere una parte delle loro riserve valutarie, non in dollari, ma in euro. I vantaggi sul piano pratico dell'esistenza dell'Euro sono evidenti, sono evidenti perchè è più facile comparare i prezzi dei beni di un paese e di un altro paese, perchè quando si viaggia non c'è la noiosa incombenza del cambiare la valuta. Certo in alcuni paesi come l'Italia è stato osservato che in occasione dell'introduzione dell'Euro i prezzi di molti beni, di molti servizi, dei ristoranti eccetera, sono saliti. Questo è dovuto al fatto che la gente ha impiegato un pò di tempo ad adeguarsi, e poi, devo dire, con incredibile e strana superficialità, molti hanno ragionato come se l'Euro equivalesse a 1.000 lire, mentre l'Euro equivale a quasi 2.000 lire, 1.936. Quello che però va sottolineato è che oggi, a 4 anni di distanza dall'ingresso dell'Euro, certo, può esserci stato questo sgradevole gradino all'insù dei prezzi, ma l'Italia ha un tasso di inflazione, quindi un ritmo di aumento dei prezzi nel tempo, molto più basso di quello che avrebbe avuto se la lira fosse sopravvissuta. Perchè la lira era una moneta alla quale siamo nostalgicamente legati, ma era il frutto di un sistema di politica economica italiana che, nel corso dei decenni, aveva generato molta inflazione, molta crescita dei prezzi, più degli altri paesi. Quindi il fatto che adesso l'Italia sia nell'Euro, faccia parte di una politica monetaria gestita dalla Banca Centrale Europea, è uno dei fattori che contribuiscono a tenere molto bassa l'Inflazione italiana. L'esistenza dell'Euro ha anche un'altra implicazione: non esiste più un tasso di cambio tra la lira, il marco, il franco francese. Esiste solo una moneta italiana che è l'Euro. In passato quando l'Italia perdeva competitività rispetto agli altri paesi, ogni tanto applicava il rimedio nocivo di una bella svalutazione della lira, che ridava fiato, temporaneamente, alle imprese italiane rendendone di nuovo i prodotti competitivi. Ho parlato di rimedio nocivo perchè questo era un medicamento effimero, perchè dava sì sollievo per qualche tempo, però dopo la svalutazione, venivano regolarmente delle botte di alta inflazione che rendevano di nuovo, presto, poco competitiva l'economia italiana. In un clima in cui esiste l'Euro, questa facile, effimera e nociva valvola di sfogo non è più consentita, il che significa che l'economia deve essere gestita in modo più serio, più affidabile, devono esserci degli incrementi reali di competitività se il paese vuole essere competitivo. Quindi è cambiata la moneta, ma soprattutto è cambiato, è diventato più ordinato e civile, il sistema di regole per il funzionamento dell'economia.
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