La capitale della Grecia è Atene, la sua superficie è di 131.957 chilometri quadrati, la popolazione conta 10.665.989 abitanti, il PIL è di 153 miliardi di euro.; l’inflazione è del 3,1%, il tasso di disoccupazione è pari al 9,1%, il deficit è -5,3% e ha un debito pubblico pari al 112, 2%. Dopo 7 anni di dittatura militare, nel 1974, la Grecia è divenuta una Repubblica democratica e si è data una costituzione nell’anno successivo. La Grecia è attualmente retta da una forma di governo parlamentare, il Presidente della Repubblica nomina il Primo Ministro e su proposta di questi nomina e revoca i Ministri. È il Primo Ministro che assicura l’unità del governo e ne dirige l’azione, a meno che il Parlamento non voti la sfiducia all’esecutivo. In Grecia il Parlamento è di tipo monocamerale ed è quindi articolato in un’unica Camera “Boule ton Ellinon”, composta da 300 membri in carica per 4 anni. Il sistema elettorale per l’elezione della Camera è complesso, di tipo misto, con un premio di maggioranza, per il partito che ottiene la maggioranza relativa dei voti. Spetta al Presidente della Repubblica sciogliere il Parlamento, su richiesta del Governo. Capo dello stato è attualmente Karolos Papoulias, eletto al suo primo mandato quinquennale il 7 febbraio del 2005. Il Primo Ministro in carica è Kostas Karamanlis, che è stato eletto alla carica dopo le elezioni politiche nazionali, svoltesi nel marzo del 2004, che hanno visto la vittoria del partito conservatore, Nuova Democrazia, di cui Karamanlis è il leader. Dopo 22 anni di predominio del partito socialista Pasok, alle elezioni del 2004, infatti, Nuova Democrazia, con il 45% dei consensi, ha conquistato 165 dei 300 seggi a disposizione del Parlamento monocamerale. Il Pasok ha ottenuto 117 seggi, con il 40% dei voti, il partito comunista 12 seggi, con il 6% dei voti e un partito della sinistra radicale “Sinaspismos” 6 seggi col 3% dei voti. La Grecia è divenuta membro dell’Unione europea nel 1981, dopo un voto del Parlamento nazionale senza che vi sia stato referendum popolare. Nel primo gennaio del 2002 la Grecia è entrata a far parte dell’area della moneta unica e, il trattato che adotta una costituzione per l’Europa, è stato ratificato dal Parlamento greco il 19 aprile del 2005. In base alla nuova distribuzione dei seggi dopo l’allargamento, alla Grecia spettano 24 membri del Parlamento europeo, uno in meno quindi rispetto ai 25 eletti nel Parlamento del ’99. In Grecia l’esercizio del voto è obbligatorio, come prescrive la costituzione, ma il sistema di sanzioni non è più stato applicato. Per le elezioni europee, l’intero territorio greco costituisce un’unica circoscrizione elettorale e il voto avviene con un sistema proporzionale con una clausola di sbarramento posta al 3% dei votanti. Nelle ultime consultazioni europee ha votato in Grecia il 62,5% degli aventi diritto, una percentuale che da un lato è superiore alla media europea, ma dall’altro minore alla percentuale di votanti avutasi nelle precedenti consultazioni in Grecia, in cui mai avevano votato meno del 70% degli elettori. Le elezioni del 13 giugno del 2004 hanno confermato la vittoria del partito conservatore al governo. Nuova Democrazia infatti, con il 43% dei consensi ha ottenuto 11 seggi e gli eurodeputati sono confluiti nel Partito Popolare Europeo. Il Partito Socialista ha confermato la sua discesa, ha ottenuto il 34% dei voti e solo 8 seggi che sono confluiti all’interno del gruppo socialista. La sinistra radicale ha preso solamente il 4% dei voti e 1 seggio, che è confluito nel gruppo della sinistra, una buona affermazione ha avuto il partito comunista greco, che ha raggiunto quasi il 10% dei seggi, confermando i 3 seggi, mentre un interessante risultato, è stato ottenuto da un partito nazionalista, Laos, che ha preso oltre il 4% dei voti, ottenendo 1 seggio, all’interno del Parlamento europeo. Commissario greco nella Commissione europea, è Stavros Dimas, commissario all’Ambiente.
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